Il trifulau, il patentino e la regolamentazione
Sì, ma solamente in alcune regioni: in Piemonte, Lombardia e Liguria. Infatti solamente qui non esistono limiti di orario per il tartufaio, che può scegliere liberamente in che orario andare alla ricerca del tartufo con il suo fidato cane. C’è chi preferisce la notte perché il buio gli permette di non farsi vedere da qualcuno che potrebbe scoprire la sua tartufaia segreta. E c’è chi preferisce il giorno perché ama vedere all’opera il proprio cane e vuole godersi tutte le fasi della ricerca. Nelle altre regioni è permessa la cerca soltanto nelle ore diurne, da un’ora prima dell’alba a un’ora dopo il tramonto (una regola alquanto interpretabile).
- Visite: 2969
Bisogna fare un esame e, superandolo, si ottiene il tesserino di idoneità valido per 10 anni, con possibilità di rinnovo, su tutto il territorio nazionale. Occorre anche pagare una tassa annuale per l’attività di cerca del tartufo (solo se in quell’anno si è previsto di praticarla), che si aggira intorno ai 140 € in Piemonte. A questo punto il trifulau può cimentarsi nella cerca, rispettando però rigorosamente i periodi di raccolta che sono indicati sul sito della Regione: ogni tipologia di tartufo presenta un preciso lasso di tempo durante il quale può essere raccolto. In aggiunta, ci sono un mese a inizio primavera (aprile o maggio) e un altro mese fine estate (settembre) durante i quali è vietato raccogliere tartufi. Queste regole sono state introdotte per non rovinare il fragile equilibrio della vita dei tartufi, lasciandogli il tempo di nascere e crescere e poi venire raccolti solo nel momento in cui saranno maturi.
- Visite: 2221