Bisogna fare un esame e, superandolo, si ottiene il tesserino di idoneità valido per 10 anni, con possibilità di rinnovo, su tutto il territorio nazionale. Occorre anche pagare una tassa annuale per l’attività di cerca del tartufo (solo se in quell’anno si è previsto di praticarla), che si aggira intorno ai 140 € in Piemonte. A questo punto il trifulau può cimentarsi nella cerca, rispettando però rigorosamente i periodi di raccolta che sono indicati sul sito della Regione: ogni tipologia di tartufo presenta un preciso lasso di tempo durante il quale può essere raccolto. In aggiunta, ci sono un mese a inizio primavera (aprile o maggio) e un altro mese fine estate (settembre) durante i quali è vietato raccogliere tartufi. Queste regole sono state introdotte per non rovinare il fragile equilibrio della vita dei tartufi, lasciandogli il tempo di nascere e crescere e poi venire raccolti solo nel momento in cui saranno maturi.