C’è una spiegazione molto logica: essendo sotto il terreno, i tartufi sono impossibilitati nel disperdere le spore nell’aria e quindi nell’ambiente circostante, per ricreare nuovi “frutti”. Ma proprio grazie al loro odore persistente, riescono a venire individuati da diversi animali selvatici quali topi, scoiattoli e volpi, ma anche da quelli domestici come il cane da tartufo, che nel momento in cui lo estraggono dal terreno, in quell’istante, riesce a diffondere le spore. Il tartufo perciò desidera essere trovato e… mangiato! Solo così sarà in grado di riprodursi. Che bel trucco della natura.