Se ci pensiamo bene, senza di loro non avremmo la possibilità di gustare i tartufi nei nostri piatti; sono i nostri preziosi cercatori, grazie ai quali riusciamo ad assaporare questo sapore. Naturalmente ci vuole anche un buon padrone addestratore, che riesca ad insegnargli tutte le tecniche del mestiere. I cani da tartufo vengono addestrati fin da cuccioli (dai 3 mesi di vita) e inizialmente è tutto un gioco: gli si fa annusare uno straccio o una pallina impregnata di odore di tartufo e poi semplicemente si gioca. Molto utilizzato per instillare nel cane l’odore del tartufo, è l’olio al tartufo, che i trifolai mettono già precocemente nella pappa del cagnolino. Durante l’addestramento è molto importante che si instauri un legame di fiducia tra cane e tartufaio, e che l’attività di cerca venga sempre considerata come un’esperienza ludica e non un “lavoro”. Il comando “lascia” è indispensabile per non rischiare che, una volta trovato il tartufo, il cane se lo mangi! Bisogna sempre dare un piccolo premio al cane dopo che questi ha portato a temine il suo compito, dandogli per esempio un piccolo bocconcino.